domenica 19 agosto 2007

La Cgil di Corleone da il benvenuto ai giovani dei campi di lavoro antimafia

La Camera del lavoro di Corleone da il benvenuto alle ragazze e ai ragazzi toscani e delle altre Regioni d’Italia, che oggi inizieranno un nuovo campo di lavoro sui terreni confiscati alla mafia nel nostro territorio, nell’ambito del progetto “Liberarci dalle spine”, promosso dalla coop sociale “Lavoro e non solo” e dall’Arci, col sostegno di Libera, della Cgil e della Legacoop. La presenza di questi giovani, che, insieme a tanti altri loro coetanei, hanno deciso di “sporcarsi” le mani in terra di Sicilia, per condividere concretamente un’esperienza di antimafia sociale, consolida ulteriormente il “ponte” Sicilia-Toscana, il “ponte” Sicilia-Italia. Il lavoro, la formazione e lo svago, che condivideranno con i soci lavoratori della cooperativa “Lavoro e non solo”, con i ragazzi del circolo Arci di Corleone e con la Camera del lavoro “Placido Rizzotto”, renderà più forte in Italia l’idea che battere le mafie è necessario ma anche possibile.
Coniugare legalità e sviluppo, strappare prodotti e lavoro “puliti” dalle terre dove, fino a qualche anno fa, scorazzavano indisturbati i boss della mafia, sono obiettivi positivi e importanti, che la Cgil intende incoraggiare, sostenere e condividere. Già negli anni ’40 e ’50 il movimento contadino, guidato da Placido Rizzotto e da Pio La Torre, aveva provato a conquistare le terre incolte o malcoltivate dagli agrari e dai gabelloti mafiosi. Allora ci riuscì solo parzialmente. Oggi, ci sono le condizioni per dare compiutezza a quegli obiettivi, restituendo la terra a chi sa e vuole lavorarla, consentendo a tanti giovani di produrre il grano, la pasta, il pomodoro e il vino, che hanno una vitamina in più: la vitamina “L” della Legalità.
Benvenuti in Sicilia e a Corleone, ragazzi.
La Cgil di Corleone
Corleone, 20 agosto 2007

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